Dal "CORRIERE FIORENTINO DEL 2.11.2019"
Caro direttore,
nel nostro Paese è stato istituito il Registro Nazionale delle protesi mammarie, sia in ambito pubblico che privato. L’Italia è la prima al mondo a far diventare obbligatorio questo Registro. Inoltre, la collaborazione dei distributori di protesi consentirà un maggiore controllo di questo mercato, sia del venduto che dell’impiantato.
Le protesi mammarie, comunemente impiantate per ragioni estetiche o ricostruttive, sono dispositivi medici regolamentati dal Decreto legislativo 24 febbraio 1997, n. 46, in attuazione della Direttiva Europea 93/42/EEC. e da tempo si aspettava che diventasse obbligatorio un Registro che, come previsto dalla Legge di Bilancio, avesse carattere di obbligatorietà. Anche la Rai ha affrontato questo delicato problema. “Protesi mammarie: non ci sono verità nascoste”: questo era il titolo dell puntata di Unomattina del 2 maggio scorso. L’informazione è essenziale per tutelare la salute e la sicurezza dei pazienti a cui sono state impiantate delle protesi.
In Italia sono circa 51 mila le protesi mammarie impiantate ogni anno. Il 63% degli interventi ha finalità estetiche, il 37% finalità ricostruttive. Ogni anno sono circa 35 mila le donne che si sottopongono a impianti mammari.
Il registro sarà così organizzato: 1) i distributori comunicheranno quali e quante siano esattamente le protesi mammarie distribuite/vendute sul territorio Italiano; 2) i medici comunicheranno importanti informazioni cliniche che consentiranno il monitoraggio del paziente impiantato.
La prima fase dell’iniziativa sarà una fase “pilota” che prevede l'adesione su base volontaria. In questa fase è previsto che i chirurghi che impiantano o espiantano protesi, dopo essere stati abilitati dal Ministero, possano accedere alla piattaforma Registro Nazionale delle Protesi Mammarie . E’ un passaggio importantissimo per la tutela del paziente. Nel momento in cui impianta una protesi, il chirurgo infatti non deve digitare alcun codice. Non si possono così verificare errori di trascrizione, a garanzia della corretta tracciabilità del dispositivo impiantato. Inoltre, il Ministero ha così a disposizione uno strumento per verificare costantemente che per tutte le protesi che risultano vendute sia stata compilata la scheda del registro che le associa al paziente e richiamare, se necessario, le strutture inadempienti.
Queste peculiarità unite all’obbligatorietà data dalla legge rendono il registro italiano delle protesi mammarie un sistema che, allo stato attuale, è unico al mondo.
Simone Napoli
Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica